Spesso le persone che conosco mi chiedono come mai non abbia proseguito il mio percorso come Stilista.
Forse perché quello che ho vissuto e visto non mi è piaciuto: ho visto una Moda che non mi rispecchia, una Moda "creata" per personaggi finti dove lo stile è stato confuso con l'eccentricità e soprattutto ho visto poca verità, semplicità, e sincerità... Ho visto una Moda ammutolita dal marketing, dove il fatturato ha preso il posto della spontaneità, dell'originalità e della creazione. Domande: é davvero meglio progettare commercialmente che non inventare emotivamente? Da chi? (è giusto che il Made in Italy, parlando anche in termini di riferimento di cultura e tradizioni, venga nella maggior parte dei casi rappresentato da stilisti stranieri?) E poi, per chi? Per aspiranti veline e indossatori? Per la figura della celebrità personaggio? (che si brucia più in fretta della moda stessa!) Moda che dovrebbe incarnare e trasmettere... Moda che è sempre di più diventata insopportabilmente riciclata e scopiazzata fino alla nausea... senza il coraggio di essere! Dove la quantità del prodotto ha preso il posto della qualità!
Per me Moda è Vita: sentirsi liberi di essere se stessi, Easy, con la dignità di essere e di apparire per quel che si è, così, senza infingimenti, Moralmente soddisfatti, vivi e laboriosi... la mia idea di Moda è fatta di cose normali, (ma ben fatte!).. dove la qualità e la semplicità sono già un'idea!
Cit.: "Non serve la creatività: ...basta leccare culi o essere figli di papà!"
"Quando inizi un nuovo lavoro artigianale, sai solo due cose: che vuoi veder realizzato quello che hai in mente, più è ambizioso il progetto, tanto più sono le insidie in seno ad esso, da quel momento...tu e la MATERIA, eterna rivale che si oppone alla tua creatività, è la donna più difficile da conquistare, il cavallo pazzo da domare, il mare in tempesta da navigare..."
o ma gianna la pensiamo uguale!!!!anche io ho fatto un blog ... e poi ti scrivo privatamente...
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