Il magazine Wait! nasce nell’ormai lontano 2003 a Pavia, col nome di BellaLì, grazie a un progetto indipendente e un finanziamento universitario.
Sembrava una grande idea, in una città sonnecchiosa com Pavia, quella di creare una rivista a distribuzione gratuita, un bimestrale, che si occupasse delle giovani avanguardie creative, delle nuove idee e dei talenti emergenti nei campi della moda, dell’arte, del design e della musica.
La copertina è un omaggio al barattolo Campbell’s, reso celeberrimo da Andy Warhol. E il team del magazine invita di numero in numero giovani artisti per ‘customizzare’ e interpretare a proprio modo la copertina, mantenendo fisso il titolo e la silouette del barattolo.
Anche il dispenser dove raccoglierla, identifica la rivista in maniera immediata: in un richiamo tra contenitore e contenuto, fu proprio una lattina in stile Campbell’s.
Come spesso accade, i finanziamenti finiscono, e le ambizioni aumentano, così Marco e Beppe, due dei suoi originari fondatori, portano avanti il progetto autonomamente, ampliando la distribuzione del magazine anche alla provincia di Piacenza.
Nel 2005, poi, il grande salto: il cambio di nome, in Wait! e la distribuzione a livello nazionale.
Oggi Wait! è uno dei più noti free-press italiani indipendenti che si occupano delle creatività emergenti.
E’ distribuito in migliaia di copie in un circuito selezionato di oltre 300 location in tutta Italia che comprendono negozi di abbigliamento, music-store, club, meeting point e gallerie d’arte.
I suoi oltre 150 “official distrubutor point”, fanno troneggiare sul proprio banco l’inconfondibile barattolo-dispenser.
Sulla copertina abbiamo visto passare alcuni importanti talenti italiani e internazionali tra cui: Marco Lodola, Afterhours, Shepard Fairy e molti altri.
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